Fiano
sin.
Fiore mendillo, fiana o foiana, santa sofia, latino bianco, minutola.

Storia:

Vitigno autoctono anticamente denominato latino per distinguerlo dal Greco, Plinio aveva denominato queste uve Apianee(*), perché le api ne andavano ghiotte. La limitata coltivazione del vitigno Fiano È concentrata particolarmente nell' avellinese, ambiente particolarmente favorevole alla coltura dei noccioleti di cui questo vino è ricco di aroma.

fiano

(*) Questa interpretazione non è più accettata, perché non sono le api ma le vespe ad essere attratte dalle uve. Per questo motivo il termine Appiano deriverebbe, secondo alcuni autori, da una varietà di mela che prende il nome di un tale Appio (Plinio). Secondo Strabone le Apiane sono state portate dai coloni pelagici dal Peloponneso.

Diffusione:

Vitigno coltivato soprattutto nell’Avellinese oltre che nella provincia di Napoli. L'area di produzione comprende, attualmente, 26 comuni che coincidono perfettamente con l'antica zona di diffusione. Lo troviamo in maniera sporadica anche in alcune provincie della Puglia.

 

caratteristiche sensoriali del vino: da questo vitigno si ottiene un vino di colore giallo paglierino, olfatto intenso, persistente, fruttato con sentori di nocciole tostate, dal sapore secco, caldo, abbastanza morbido, sapido, equilibrato, di corpo, con sensazione piacevole di nocciole tostate.

 
abbinamenti consigliati: crostacei, scampi, polpo, primi piatti a base di pesce, pesce al forno, formaggi non stagionati
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