Nosiola
sin.
Nosiola gentile, nusiola, groppel, spargelen; erroneamente chiamata anche dall'occhio  bianco, durella, durello.

Storia:

Vitigno dalle origini sconosciute, è presente nella storia trentina fin dai tempi del Concilio di Trento. Diverse le interpretazioni sul nome: negli studi del Settecento si parla di ''uva dall'occhio bianco'', da cui si arriverebbe al dialettale ociolet o nosiolet.

NosiolaUn'altra supposizione insiste sul fatto che le uve di questa varietà sono coltivate in zone miti, spesso circondate da piante che privilegiano questi climi tra cui il nocciolo. Questo fatto dà luogo ad altre due interpretazioni: la prima gioca sul colore che assumono gli acini del Nosiola quando giungono a maturazione, che richiamerebbe quello delle nocciole selvatiche, l'altra sostiene che sia tipico del vino offrire intensi profumi di nocciole tostate.


Foto su gentile concessione dell'Azienda BOLOGNANI Via Stazione, 1 38015 Lavis (TN)

Diffusione:

E'  diffuso in Trentino nella Valle dei Laghi e in Veneto.

  caratteristiche sensoriali del vino: questo vitigno, vinificato tradizionalmente, esprime profumi fruttati freschi, intensi e delicati, con note di mela acerba e di nocciola. Sorretto generalmente da una buona vena acida, il gusto è schietto e fragrante, con una chiusura sapida. La versione Vino Santo, da uve appassite, colpisce per opulenza e grassezza, ben bilanciate da giusta acidità.  
abbinamenti consigliati: Si abbina in modo egregio con antipasti a base di uova, primi delicati, formaggi freschi, pesce di acqua dolce con salse delicate, zuppe di frutti di mare non speziate.
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