Perricone
sin.
In passato perricone nero; oggi noto come perricone nel palermitano, pignatello nel trapanese e, erroneamente, nerello cappuccio nell'agrigentino.
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Storia:
E' coltivato nella Sicilia occidentale da tempi immemorabili. Nonostante tutto le fonti scritte che lo riguardano sono praticamente inesistenti. Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento era una delle varietà più diffuse nel territorio di Palermo e Trapani. Il suo declino iniziò con l'invasione fillosserica che in pratica ne distrusse la coltivazione.
La sua ripresa sul territorio siciliano è auspicata da più parti, anche in considerazione delle caratteristiche morfologiche che ben lo adattano ai terreni dell'isola e alla sua capacità di dare vini novelli molto piacevoli. |
Diffusione:
La presenza del Perricone è oggi per lo più sparsa a macchia di leopardo in tutta la Sicilia, ma esistono piccole coltivazioni anche alle pendici del Vesuvio. |