Asprinio
sin.
Olivese, ragusano, ragusano bianco, asprino, uva asprina.


Storia:

Le origini di questo vitigno si perdono nella notte dei tempi.
Sappiamo per certo che nella zona di territorio circostante Aversa, terra anticamente nota come Liburia, esisteva “un'uva che non aveva eguali”. Si sa che in epoca normanna Louis Pierrefeu, cantiniere di corte di Roberto d'Angiò, individuò nei dolci declivi vicino Aversa il suolo ideale per impiantare le viti che assicurassero alla corte normanna una riserva ricca di spumanti.
asprinio
La scelta si rivelò giusta: i tralci di vite, infatti, appoggiandosi agli alberi di pioppo, che fungevano da sostegno, crescevano in altezza ed a festoni, consentendo così la produzione di quella caratteristica uva divenuta famosa fin dai tempi angioini. Tale sistema di viticultura, molto particolare in quanto le viti, dette maritate poiché si appoggiano appunto ai pioppi innalzandosi anche oltre i 10-15 metri di altezza, si chiama "Alberata Aversana". Tale sistema di allevamento della vite viene anche comunemente detto "Vite maritata".

Diffusione:

E' diffuso soprattutto nella provincia di Caserta, dove dà ottimi risultati soprattutto se coltivato ad alberata.












  caratteristiche sensoriali del vino: L'asprinio dà un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, profumo fruttato con sentori di agrumi, fresco, di media struttura e abbastanza caldo.
 
abbinamenti consigliati: si adatta superbamente con antipasti freddi, tartine, stuzzichini, piatti di pesce, crostacei e molluschi.
<< ---- >>