Enantio
sin.
Lambrusco a foglia frastagliata, lambrusco nostrano.


Storia:

Il nome Enantio è stato suggerito a metà degli anni Ottanta dal prof. Mario Fregoni che lo fa risalire agli scritti di Plinio il Vecchio (I secolo d.C.); prima il vitigno si chiamava Lambrusco a foglia frastagliata. L’indagine che ha portato il prof. Scienza e collaboratori a stabilire l’origine del Lambrusco a foglia frastagliata e l’assoluta mancanza di affinità con i Lambruschi emiliani è stata condotta tra il 1986 e il 1989 nella Bassa Vallagarina.

enantio
Bibliografia:
- "Le possibili analogie tra il Lambrusco a foglia frastagliata , alcuni vitigni coltivati e le viti selvatiche del basso trentino" di A. Scienza, O. Failla, R. Anzani, F. Mattivi, P.L. Villa, E. Gianazza, G. Tedesco, U. Benetti.

- "Naturalis histroria" di G. Plinio Secondo, detto "il Vecchio".
- "Stroria naturale dei vini" di A. Bacci.
- "Origini della vite e della viticoltura" di M. Fregoni.
- " Le popolazioni selvatiche e coltivate di Vitis vinifera L." di L. Levadoux.
- "Le viti spontanee in Vallagarina" di A. Scienza, O. Failla, R. Anzani.
- "I luoghi del gusto" di D. Paolini.

Diffusione:

Diffuso esclusivamente in provincia di Trento nella parte meridionale della Vallagarina e in piccole aree del Veronese.

 

caratteristiche sensoriali del vino: da questo vitigno si ottiene un vino dal colore rosso rubino con riflessi violacei. I profumi sono molto complessi e vanno dalle note di frutta di sottobosco ai profumi speziati dati dall’affinamento in legno con una nota leggermente selvatica che ricorda le sue antiche origini.
L’Enantio è un vino di grande struttura e morbidezza al tempo stesso.

 

abbinamenti consigliati:si abbina con una cucina tipica invernale con i piatti di carni rosse e selvaggina e con formaggi stagionati come il Monte Veronese.

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