Picolit
sin.
Uva del Friuli, piccolito, piccolito del Friuli.

Storia:

Antichissimo vitigno. Si suppone sia già stato coltivato durante l'impero romano, ha segnato nel corso dei secoli la storia vinicola del Friuli, scomparendo spesso per riapparire con sempre maggiore prestigio.

picolitSull'origine del nome non si hanno certezze; nel 1790 il canonico Andrea Zucchini sostiene che deriva dalla piccola quantità di acini che il vitigno fornisce, mentre Gallesio (1834) parla della ''piciolezza dell'uva che produce''. Entrambe le asserzioni possono considerarsi valide: il grappolo del Picolit è decisamente piccolo e la sua caratteristica principale è di soffrire l'aborto floreale, ovvero la mancata fecondazione del fiore che non permette la crescita del frutto, facendo pertanto cresere un grappolo molto spargolo.

Diffusione:

E' diffuso sulle colline del cividalese, dove si sviluppa con il caratteristico aborto floreale.

  caratteristiche sensoriali del vino: dal vitigno Picolit si ottiene un vino dal colore giallo paglierino carico, spesso anche dorato e quasi ambrato dopo anni di invecchiamento, profumo intenso con note di fiori di campo, frutta matura e cera d'api, sapore morbido vellutato con una dolcezza mai stucchevole supportata da adeguata acidità, molto persistente con finale ammandorlato.  
abbinamenti consigliati: è un vino che non ha una collocazione precisa, quindi risulta più gradevole se bevuto fuori pasto, come vino da conversazione. Può anche essere abbianato in certe occasioni a formaggi piccanti selezionati, come il Castelmagno o il Gorgonzola. Qualcuno lo abbina anche ai dessert tipo pasticceria secca.
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