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Giorgio Gallesio

(1772 -1839)


       Nato a Finale Ligure e morto a Firenze, il conte Giorgio Gallesio fu non solo agricoltore ma anche magistrato, deputato, pubblico funzionario, diplomatico, oltre che attento e illuminato studioso del mondo vegetale.
Gallesio     All'età di 45 anni si ritirò a vita privata per dedicarsi interamente a un'impresa editoriale decisamente impegnativa e senza precedenti in Italia: la compilazione e la pubblicazione di un'opera pomologica monumentale intesa a descrivere e a raffigurare (come riportato nel testo) «le varietà più squisite degli alberi da frutto coltivati in Italia». La stampa dell'opera, iniziata nel 1817 presso la tipografia di Niccolò Capurro di Pisa, proseguì fino al 1839, quando fu interrotta in seguito alla morte dell'autore. La tiratura complessiva superò di poco i 170 esemplari. Nelle 41 dispense che compongono la Pomona italiana si susseguono senza un ordine prestabilito 156 schede pomologiche — dette anche “articoli" —, a loro volta formate da una tavola incisa su rame "a mezzo tinto" e colorata a mano e da una dettagliata descrizione della corrispondente varietà, stilata dallo stesso Gallesio sulla base di ripetute e originali osservazioni tassonomiche. Alla realizzazione di questo corposo apparato iconografico concorsero numerosi pittori professionisti e dilettanti, quali Antonio Basoli, Carolina e Isabella Bozzolini, Rachele Cioni, Domenico Del Pino, Bianca Mojon, Antonio Serantoni, oltre a un gruppo di valenti incisori quali Paolo Fumagalli, Bernardino Rosaspina, Giuseppe Pera e Carlo Lasinio, coordinati dallo stesso Gallesio. Attraverso lo scritto e l'immagine la Ponoma italiana fornisce un'esauriente rappresentazione del germoplasma frutticolo italiano del primo Ottocento e ha quindi una indiscutibile importanza documentaria per la storia della "Scienza dei Frutti"; essa ha un altrettanto indubbio interesse applicativo, essendo un fondamentale riferimento per tutti quei cultori della pomologia che rivolgono la loro attenzione alle varietà di un tempo, nell'intento di preservarle dall'erosione genetica e di recuperarle a un'utile fruizione colturale.
Pomoma_italiana