Pigato
sin.
Non se ne conoscono. Il suo nome può derivare dalla voce dialettale ''pigau'', che significa macchiettato, o dal latino ''picantum'', che era un vino aromatizzato con pece.


Storia:

Le fonti: Acerbi (1825); Bollettini Ampelografici (1881 e 1887); volumi del Ministero dell'Agricoltura (1897), indicano una serie di migrazioni varietali: dalla Spagna il vitigno sarebbe stato introdotto in Corsica e di qui in Liguria. Secondo alcuni studiosi, il vitigno è originario della Tessaglia (Grecia), ed è arrivato in Liguria nel 1600 circa.

pigatoDiverse sono le ricerche e le divergenze di opinione tra gli studiosi, i quali non sono ancora giunti ad una conclusione certa circa la differenza tra le due varietà a bacca bianca più famose della Liguria, il Pigato e il Vermentino. Succede così che molte aziende liguri coltivino i due vitigni, ricavandone due vini che originano due diverse denominazioni, mentre potrebbe trattarsi della medesima specie.

Diffusione:

E' diffuso soprattutto nella Riviera Ligure di Ponente, in provincia di Savona, nella piana di Albenga e nella valle dell'Arroscia.

  caratteristiche sensoriali del vino: dal Pigato si ottiene un vino dal colore giallo pagierino con leggeri riflessi oro verde, profumo intenso, fruttato, floreale con sentori vegetali e di erbe aromatiche, sapido, fresco, morbido, media struttura, lunga persistenza aromatica con scia ammandorlata.  
abbinamenti consigliati: è indicato per gli antipasti misti alla ligure, le minestre anche asciutte, i piatti di pesce, uova, verdure e formaggi molli; è adatto anche con il coniglio alle olive.
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